
Facciata nuova parrocchia di San Giuseppe Artigiano
«…Ad normam igitur sacrorum canonum, auditis omnibus quorum interest, de consensu Capituli Nostri Cathedralis, ….novam Paroeciam sub titolo vulgo “S. Giuseppe Artigiano” erigimus, constituimus et constitutam declaramus, cui ad tempus in sedem Paroecialem assignamus ecclesiam vulgo “della Sacra Famiglia” in urbe Ragusia, donec erigatur Ecclesia sub titulo “San Giuseppe Artigiano”, quae erit in perpetuum sedes propria novae Paroeciae eiusdem tituli».
É lo stralcio del decreto di erezione della parrocchia di San Giuseppe Artigiano. Era il 6 agosto 1960 e il documento recava la firma di monsignor Francesco Pennisi, secondo vescovo della diocesi ragusana.
Nello stesso anno, venne nominato il vicario economo (oggi si direbbe amministratore parrocchiale) nella persona di padre Gregorio Lantieri, incarico che manterrà sino al 1963; da tale anno sino al 1968 viene nominato parroco don Giovanni Occhipinti.
Il 15 settembre 1968, monsignor Pennisi benedisse la nuova sede provvisoria della parrocchia – un garage – sita in contrada Croce, e subito dopo la cerimonia il novello parroco don Giovanni Rollo celebrò la santa messa. La parrocchia di S. Giuseppe Artigiano è stata viva e vegeta già dalla sua erezione, lo testimoniano i registri parrocchiali: il primo matrimonio è datato infatti primo dicembre 1960.
Quella che in pochi anni diventerà la più popolosa comunità ragusana, all’epoca insisteva quasi in aperta campagna: si contavano poche casa di villeggiatura sparse qua e là. L’erezione della nuova parrocchia era stata decretata in quanto il piano regolatore prevedeva un’espansione urbanistica in questa zona: e di lì a poco l’intera zona viene urbanizzata soprattutto con il sorgere di decine di cooperative, e diverrà il più popoloso quartiere di Ragusa. Don Giovanni Rollo guiderà la nuova parrocchia per oltre 40 anni, fin quando passerà il testimone all’attuale parroco don Salvatore Cannata, collaborato dal giovane don Luca Tuttobene.
Dopo la parentesi di piazza Croce, si passò ai nuovi locali di via Entella (benedetti all’epoca da monsignor Angelo Rizzo) dove si rese disponibile un ampio locale di 350 metri quadrati, capace di ospitare 290 posti a sedere: sempre troppo pochi, però, per le esigenze di una comunità in costante crescita.
Adesso la comunità può vantarsi di avere una tra le più belle a capienti chiese della diocesi (al suo interno possono trovare posto ben oltre 1000 persone e fu proprio padre Rollo a volere così alto il portale della chiesa per consentire un agevole transito al simulacro di San Giovanni). Proprio quest’anno viene celebrato il 50. della costituzione con tutta una serie di iniziative che culmineranno il prossimo 5 dicembre con la solenne concelebrazione liturgica presieduta dal vescovo, monsignor Paolo Urso.
Tra le iniziative certamente la più significativa è stata la recente visita del simulacro del santo patrono della città San Giovanni Battista che è stato portato con una solenne e oltremodo partecipata processione all’interno della chiesa di San Giuseppe Artigiano.
Silvio Biazzo