Nella vita è sempre bene ricordare i momenti significativi e la
realizzazione della nuova chiesa è uno di questi : 6 maggio 2001,
Mons. Angelo Rizzo – terzo Vescovo della “neonata” diocesi – benedice
la posa della prima pietra della chiesa dedicata a San Giuseppe
Artigiano: una data quindi storica per la più popolosa comunità
parrocchiale di Ragusa. Ad affiancare, durante la cerimonia,  il
Pastore della Diocesi il compianto parroco don Giovanni Rollo davanti
a tante autorità cittadine ed alla folla festante dei parrocchiani che
vedevano finalmente realizzarsi il sogno  della costruzione della
nuova chiesa , una struttura moderna e funzionale in via Pietro Nenni
. La solenne concelebrazione della dedicazione, presieduta  da Mons.
Paolo Urso,  si svolge poi il 12 marzo del 2005, concelebranti  Mons.
Carmelo Ferraro – oggi Arcivescovo Emerito di Agrigento, –  Mons.
Mario Russotto Vescovo di Caltanissetta, il compianto Vescovo Emerito
Mons. Angelo Rizzo,   presenti   decine di presbiteri e centinaia di fedeli , tantissimi all’esterno
sul sagrato ( per mancanza di spazio all’interno nonostante la
grandiosità del Tempio ), presente naturalmente  il mai dimenticato
don Giovanni Rollo  scomparso pochi anni addietro.  E la costruzione
del nuovo tempio è stata portata avanti e completata in tempi record:
la struttura – come già detto – è moderna e funzionale idonea per
ospitare oltre mille fedeli, ha ampi locali per la canonica e per i
servizi di ministero pastorale compreso un grande salone parrocchiale
che ospita incontri, conferenze, convegni, momenti di fraternità
parrocchiale ( come per gli annuali   festeggiamenti in onore del
Patrono S. Giuseppe Artigiano ). All’interno della chiesa sono
collocati pregevoli banchi realizzati dalla famosa ditta Genuflex
specialista nel settore,  una pregevole statua di Madonna Pellegrina,
un’artistica Via Crucis in terracotta dono del noto maestro ceramista
Giuseppe Criscione di recente  scomparso, un battistero con un grande bassorilievo in pece dello
scultore Carmelo Candiano ( di recente completato con la recinzione ),
come dello stesso autore sono i pannelli che ricoprono la “mensa”
dell’altare, l’Ambone ,  nonché le sculture della Cappella del
Santissimo. E sopra l’altare giganteggia un pregevole Crocifisso opera
dello stesso scultore  Candiano dono della famiglia di Salvatore Campo
a perenne memoria del giovane  figlio Dario  tragicamente venuto a
mancare nel 2005 .  Monumentale il suo portone centrale d’ingresso :
fu proprio il mai dimenticato  P. Giovanni Rollo a volere così alto il
portale della chiesa per consentire un agevole transito al simulacro
del Patrono della città  S. Giovanni Battista  quelle volte in cui è
“ospite” del Tempio.
Oggi la popolosa parrocchia è guidata con tanto impegno da don
Salvatore Cannata coadiuvato da  don Giovanni Medica: i due presbiteri
si dedicano con  trasporto e massimo impegno  e tantissimo amore alla
crescita umana, sociale e religiosa di questo grande e variegato
quartiere, le incombenze sono  molteplici, i bisogni altrettanto, ma
lo spirito di servizio del parroco don Salvatore Cannata, che sin dal
suo insediamento si è conquistata la fiducia e l’apprezzamento dei
parrocchiani,  fa marciare la comunità verso un futuro sempre più
promettente. Le attività che si svolgono sono tantissime, dal servizio
di catechismo all’assistenza alle famiglie  bisognose al coordinamento
dei vari gruppi laici che vitalizzano la vita stessa della comunità
all’accoglienza dei  i ragazzi e di quest’ultima delicata incombenza
si occupa il  vicario.  Don Cannata  sin dal suo insediamento ha fatto
della evangelizzazione lo spirito guida della sua missione
parrocchiale , una incombenza difficile certamente ma pregnante di valori  che arricchiscono
l’intera comunità. Di grande impatto l’ultima iniziativa, quella dei
“centri di ascolto” sulla scia del pensiero di Papa Francesco, un modo
edificante di portare la Chiesa …fuori dalla Chiesa, tra la gente,
nelle famiglie specialmente le più bisognose di questo modello di
evangelizzazione.-

Silvio Biazzo