Da Saulo persecutore a Paolo apostolo. Che cambiamento in un attimo! Che ci vuole? Fa tutto Dio! E no, non è proprio così. Saulo dopo l’incontro con Gesù passerà un lungo periodo di solitudine e di preghiera nel deserto, e dovrà conquistarsi la fiducia dei cristiani che avevano paura di lui. Chissà quante umiliazioni in quel periodo… ma lui era stato conquistato da Cristo Gesù di cui voleva prima cancellare il nome. Io posso diventare come lui certamente, ma cosa sono disposto a pagare per comprarmi il suo paradiso? Cosa sono disposto a vendere per avere un pezzo di cielo in questa vita? Cosa dovrò lasciare per liberarmi le mani e poter così afferrare Cristo? Da Saulo a Paolo ne passa di strada, ed io devo percorrere questa strada. Ma niente paura! Il Signore Gesù è il tuo Signore e non permette che tu ed io ci perdiamo in questi difficili progetti di vita; Lui ci facilita il compito: basta che facciamo spazio a Lui e gli diamo del tempo per pregare, per leggere la sua Parola. Ma dobbiamo fargli spazio, per la miseria! Parlo così perchè non è vero che gli facciamo spazio. Fare spazio a Dio significa fare spazio ad una persona concreta, significa ogni giorno avere un tempo, noi soli con lui, altrimenti la felicità la puoi solo sognare. E’ così, amici miei, è così, si tratta di fargli spazio veramente, se crediamo che Lui esiste NELLA MIA VITA, non nella mia testa, come dice papa Francesco. Fare spazio a Dio è una cosa troppo seria e troppo urgente, perchè il tempo ci scivola dalle mani e noi ancora aspittammu l’occasioni… ma quali occasioni, nun perdiri tiempu e gettiti nte virazzi do Signuri. Nun perdiri tiempu, padri Salvatore, non perdete tempo, amici miei, e diamo a Dio quello che gli appartiene, il nostro tempo, di cui non siamo padroni, ma che usiamo come stupidi possessori. Forza, tutti da Dio, per fare un servizio comune a Lui, che è poi bene per tutti noi.
Don Salvatore Cannata